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Alcuni retro-proiettano i contenuti della rivelazione del NT sull'AT (p.es.
chiesa, nuovo patto, Trinità, deità del Messia, lo Spirito di Dio quale Persona,
la salvezza dei Gentili, l'assemblea messianica fatta di Giudei e Gentili,
ecc.). Molti aspetti sono presentati però nel NT come «mistero» ora svelato. Un
«mistero» rimane tale fintantoché non è rivelato. La rivelazione è progressiva.
Il «mistero» tenuto nascosto fin dalla fondazione del mondo, è stato svelato nel
nuovo patto. Altrimenti che «mistero» è, se già si sapeva?
La qualità di un «mistero» biblico è che esso, rispetto al momento della sua
rivelazione, «fu tenuto
occulto fin dai tempi più remoti»
(Rm 16,25). Vale a dire che tale «mistero, nelle altre età,
non fu dato a conoscere ai figli
degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato
rivelato ai santi apostoli e
profeti di Lui» (Ef 3,5). In altre parole, Paolo fu incaricato, tra altre
cose, di «manifestare a tutti
quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più
remote età nascosto in Dio, il
creatore di tutte le cose, 10affinché nel tempo presente, ai
principati e alle potestà, nei luoghi celesti, sia data a
conoscere, per mezzo della Chiesa,
la infinitamente varia sapienza di Dio, 11conforme al proponimento
eterno che Egli ha mandato a effetto
nel nostro Signore, Cristo Gesù» (Ef 3,8-11). Egli era consapevole «di
annunziare nella sua pienezza la
parola di Dio, 26cioè, il mistero, che è stato
occulto da tutti i secoli e da
tutte le generazioni, ma che ora è stato
manifestato ai santi di lui» (Col 1,25s).
Nel NT il termine «mistero» si riferisce quindi a
quanto era stato occultato nel passato, ma è stato rivelato nel presente. Esso
riguarda quanto segue:
■ Il regno di Dio (Mc 4,11).
■ L’indurimento parziale in Israele e l’entrata dei Gentili (Rm 11,25).
■ L’Evangelo (Ef 6,19) e la predicazione di Gesù Cristo (Rm
16,25).
■ L’intento è di «giungere alla completa conoscenza del mistero di Dio:
3cioè di Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della
conoscenza sono nascosti» (Col 2,2s).
■ La volontà di Dio circa «il disegno benevolo ch’Egli aveva già prima in se
stesso formato, per l’economia della pienezza dei tempi: di
ricapitolare tutto nel Cristo, ciò che è nei cieli e ciò che è sopra la
terra — in lui» (Ef 1,9s).
■ Si tratta del «mistero di Cristo» (Ef 3,3s; Col 4,3). Ed esso contiene
questa novità: «i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d’un
medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante
l’Evangelo» (Ef 3,6.8). «Questo mistero fra i Gentili, che è Cristo in
voi, speranza della gloria» (Col 1,27).
■ Oltre alla risurrezione dei morti, la trasformazione dei credenti
ancora viventi (1 Cor 15,51ss).
■ Cristo e la chiesa (Ef 5,23 grande).
■ L’empietà personificata (2 Ts 2,7) viene identificata particolarmente
con un avversario escatologico di Dio (vv. 3s), soggetto alla speciale azione di
Satana (vv. 9s). Il sistema escatologico ostile a Dio viene così descritto: «Mistero,
Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra»
(Ap 17,3-6). Poi segue la spiegazione del «mistero della donna e della bestia
che la porta» (vv. 7ss).
■ Si parla anche del «mistero della fede» (= sana dottrina, Evangelo; 1
Tm 3,9) e del «mistero della devozione» (= credo cristologico; 1 Tm
3,16).
■ Il «mistero delle sette stelle» riguarda «gli inviati delle sette
chiese» (Ap 1,20).
■ Si parla anche del momento dell’adempimento finale del mistero: «…nei
giorni della voce del settimo angelo, quando egli sonerebbe, si compirebbe il
mistero di Dio, secondo che Egli ha annunziato ai suoi servitori, i profeti»
(Ap 10,7). Non a caso è scritto: «E Colui che siede sul trono disse: “Ecco,
io faccio ogni cosa nuova”… 6Poi mi disse: “È compiuto!”» (Ap
21,5). {Nicola Martella}
▬ Letteratura
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/
08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010
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