Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sesso & affini 1

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

Sesso & affini

Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
■ La questione della sessualità
■ Società e sesso
■ Sessualità e Bibbia
■ Etica e Bibbia
■ Fra etica ed estetica
■ Sessualità e istruzione
■ Singolarità dei due sessi

 

Tenerezza e fedeltàSesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:
■ Fra rinuncia e attesa
■ Prima del matrimonio
■ Il matrimonio
■ Matrimonio e sesso
■ Questioni di sessualità coniugale
■ La procreazione
■ Relazioni eterosessuali proble-matiche

 

Disturbi e abusiSesso & affini 3: Qui sono trattati i problemi del sesso e le sue deviazioni. Ecco le parti principali:
■ Aspetti della consulenza
■ I disturbi della sessualità
■ Le deviazioni sessuali
■ L’abuso sessuale
■ Sesso e consumismo
■ Dipendenza da sesso
■ Casi ed esempi
■ Dizionarietto dei termini
■ Una lettura del Cantico dei Cantici
■ Foglio d’analisi

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

Sesso & affini 2

 

Sesso & affini 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MAESTRO DEL CORO (O CAPO DEI MUSICI)

 

Lamenaṣṣea, che ricorre 55 volte (p.es. Salmi 4-6, 53) è di solito tradotta «al maestro del coro» o «al capo dei musici». Tranne che nel caso dei Salmi 66 e 67, questa attribuzione è sempre associata con un’altra attribuzione, «di Davide», «di Asaf» eccetera.

     Questo termine è una prova che i titoli sono stati aggiunti al Salterio assai prima del tempo ellenistico. Infatti, molti termini tecnici che appaiono nei titoli ebraici non erano più compresi dalla tradizione rabbinica, al tempo in cui fu prodotta la traduzione della LXX, perché al tempo in cui fu eseguita (3° sec. a.C.), se ne era dimenticato il senso.

     Questa espressione fu tradotta senza alcun senso dalla LXX con eis to telos «sino alla fine» (cfr. Salmo 44 equivalente nei LXX al Salmo 43). Sembra che gli studiosi alessandrini abbiano congetturato che la vocalizzazione fosse: le-min-nêa «alla fine» (Così la rendono la versione araba, etiope e la Vulgata). La versione caldea la rende (Salmo 45) «alla lode». Un’altra ipotesi è che siccome alcuni inni egiziani terminano con la nota finale «alla fine», questo può aver influito nella traduzione della parola. Girolamo nel suo Commento a Daniele suggerisce che la traduzione appropriata di questa espressione dovrebbe essere «al vincitore»; senza alcun dubbio egli ha subito l’influsso della traduzione di Teodozione: eis to nikos «per la vittoria»; o di Aquila (uno dei revisori della Septuaguinta) tô nikopoiô, «al vittorioso» o di Simmaco epiníkion «epinicio» o «canto di trionfo».

     Si può ragionevolmente dubitare che il lettore greco abbia capito eis to telos con «alla fine», anche se si deve concedere che la parola telos, quando non è preceduta dalla preposizione eis, può all’occasione significare una cerimonia o un rito di iniziazione (cfr. Eschilo, Eumenide 799; Sofocle, Antigone 1226; Platone, Repubblica 8, 560c). Il Targum traduce Lamenaṣṣea con «per la lode» (lešibeā’). L’ebraico menaṣṣeaè un participio derivato dal verbo naṣṣea«splendere, superare». Nel Piel questo verbo è adoperato per la presentazione liturgica della musica, come risulta da 1 Cr 15,21. Il nome neapotrebbe significare «splendore, gloria» oppure «durata, perpetuità». In senso derivato può anche significare «vittoria» e quindi a Colui che deve venire come interpreta il Talmud.

     È chiaro comunque che si riferisce a una persona, ed è una dimostrazione ulteriore che i Salmi puntano a Cristo: c’è Lui alla fine. È Lui che dà la vittoria; è Lui Colui che viene; e, mentre il libro è chiamato sefer tehilîm, Libro delle Lodi, esse sono per Colui che «dimora nelle lodi d’Israele» (22,3). In questo possiamo vedere un riferimento al Signore Gesù che canterà Egli stesso una lode in mezzo all’assemblea (Sal 22,22; Eb 2,12). {elaborato da Argentino Quintavalle; rielaborato da Nicola Martella}

 

▬ Letteratura

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Maestro_coro_S&A.htm

08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010

 

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