Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL LIEVITO

 

 di Nicola Martella

 

Alcuni credenti, facendo una lettura allegorica della sacra Scrittura, ritengono che l'immagine del lievito sia sempre negativa nella Scrittura. Essi interpretano, a torto, perciò negativamente anche brani biblici che presentano il lievito in modo positivo, ad esempio i seguenti:

    «Egli disse loro un’altra parabola: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prende e impasta con tre misure di farina finché tutta la pasta sia lievitata”» (Matteo 13,33).

     «Poi disse di nuovo: “A che paragonerò il regno di Dio? Esso è simile al lievito che una donna prende e ripone in tre stai di farina, finché sia tutta lievitata”» (Luca 13,20s).

 

Al riguardo qualcuno ha scritto, ad esempio, quanto segue: «La parabola del lievito ci parla di questo: Finché la pasta non sia completamente lievitata, non è pronta per il forno, ma quando sarà completamente lievitata, e allora il fuoco del forno potrà cuocerla». Per «lievitare» intende qui  trasformare il mondo («la pasta») in modo iniquo (avvento dell'apostasia) e per «fuoco» intende il giudizio finale. Nei brani sopra citati non si parla però di fuoco.

     Questa è un’interpretazione arbitraria che deriva da una concezione allegorica, tipologica e simbolica delle cose, in cui si dà a esse un valore sempre uguale, qualunque sia l'autore, il libro e il brano in esame. Si interpreta perciò il lievito sempre in modo negativo.

     ■ Immagine negativa: Certamente esso era negativo quando Gesù parlava del «lievito dei Farisei e dei Sadducei», ossia della loro dottrina che permeava e condizionava la vita del popolo (Mt 16,6.11), specialmente quella dei Farisei, che erano molto influenti (Lc 12,1). Non si deve però partire dalla etichettatura qualificatrice delle immagini, ma dalla corretta esegesi del testo biblico.

 

     ■ Immagine positiva: Nel contesto di Matteo 13,33 e di Luca 13,20s il lievito è qualcosa di positivo: qualcosa di piccolo è capace di trasformare una grande massa. Gli apostoli a cui Gesù affidò l’Evangelo erano appena dodici e il messaggio da trasmettere era semplice e formalmente inappariscente, eppure divenne la «potenza di Dio», che trasformò singole vite, famiglie, gruppi, popoli, il mondo e la storia (Rm 1,16; 1 Cor 1,8.24; 2,4s; 2 Cor 13,4; Col 2,12; 2 Tm 1,8; cfr. Gal 4,4). In Matteo 13 Gesù illustrò, riguardo al regno di Dio, le proporzioni delle cose alle origini e gli effetti finali straordinari, usando l’immagine del seme di senape (vv. 31s) e del lievito (v. 33); così anche in Mc 4,30ss e in Lc 13,18-21.

 

     ■ Discernere per capire: Abbiamo parlato sopra della «etichettatura qualificatrice delle immagini», amata da alcune persone e diventata convenzione in alcuni gruppi. Abbiamo messo ciò in contrasto con una corretta e rigorosa esegesi contestuale. Essa appurerà se il lievito in un contesto è negativo o positivo.

    Un esempio è quello della rugiada: non bisogna chiedersi se è di per sé positiva o negativa (si etichetterebbe volentieri il primo aspetto), ma come tale figura è usata nel contesto concreto. Allora ci si accorgerà che lo stesso autore usò la rugiada come immagine qui positiva (benefica; Os 14,5) e lì negativa (effimera; Os 6,4; 13,3); si veda pure come figura positiva Dt 32,2; Sal 110,3; 133,3; Is 26,19; come figura negativa 2 Sm 17,12.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Lievito_MT_AT.htm

10-03-2009; Aggiornamento:

 

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