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Questo nome di Dio, viene spesso usata nei libri dell’AT, più
particolarmente nei libri pre-esilici. Questo nome è sinonimo di dominatore
supremo, di Signore della storia e dell’intera creazione. Esso è Colui che
interviene a fianco di chi combatte per Lui: esemplificative le parole che
Davide pronuncia contro Golia in 1Sm 17,45. I traduttori della LXX hanno
ampliato notevolmente questo significato, dandogli quello di Onnipotente.
{elaborazione: Francesco Bozzi - rielaborazione: Nicola Martella}
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Jahwè
ṣebā’ôt
un titolo che dichiara la potenza e la maestà di Dio. Nell’Antico Testamento
viene utilizzato più di 200 volte, mentre nel Nuovo Testamento non viene mai
utilizzato. La maggiore concentrazione di questa espressione la troviamo nel
libro di Zaccaria, vi compare 36 volte, e in particolare nel cap. 8, dove
ricorre 17 volte, una concentrazione altissima. «Eserciti» è la parola ebraica
ṣebā’ôt,
il cui verbo significa «andare in guerra», «intraprendere una guerra»,
«combattere». Come sostantivo indica un esercito che va a combattere o
intraprende una guerra. Così, dire che Dio è «l’Eterno degli eserciti»,
significa che Egli è sopra tutti gli eserciti del cielo (gli angeli). Ma
Egli è anche sopra tutti gli eserciti della terra (cfr. Rm 13,1).
L’espressione indica che Dio esercita un completo potere su tutti gli eventi
del cielo e della terra.
{elaborazione: Argentino Quintavalle - rielaborazione: Nicola Martella}
▬ Letteratura■ R. Pache, «Dio (i nomi)»,
Nuovo dizionario biblico (Centro Biblico, Napoli 2004),
pp. 233.281.
■ Nicola Martella, «Jahwè degli eserciti»,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 202s; cfr. qui Jahwè, pp. 200ss.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Jahwe_zebaot_R12.htm
08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010
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