Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Uniti nella verità

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.
 Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.
 
Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GRECIA (STORIA DELLA ~)

 

I Greci, guidati da Alessandro il Grande, sfidarono con successo l’impero persiano, espandendo la loro influenza e il loro potere nel mondo antico. Alessandro Magno era figlio del grande genio militare, Filippo il Macedone. Quest’ultimo desiderava che suo figlio prendesse un approccio alla vita più filosofico che militaristico. Ingaggiò perciò il grande filosofo greco Aristotele come istruttore personale per Alessandro. Tuttavia Alessandro era più interessato a fare la guerra che a studiare la filosofia antica. Probabilmente il più gran contributo d’Alessandro fu la sua tendenza a ellenizzare tutte le terre che conquistò. Ellenizzare significò diffondere la cultura, la filosofia e la lingua greca in tutta l’area mediterranea. In poco tempo la lingua greca diventò la lingua franca del mondo. In altre parole, la lingua greca diventò rapidamente la seconda lingua del popolo mediterraneo. Questo valse anche per i Giudei della diaspora.

     Dopo la battaglia di Isso e il ritiro di Dario verso l’Oriente, Alessandro si mosse per assicurarsi la sottomissione della Siria, d’Israele e dell’Egitto prima di affrontare di nuovo il suo avversario persiano sul campo di battaglia. Tutto l’Oriente fu influenzato da questo uomo e dai suoi successi. Seguendo come guerriero le orme di suo padre Filippo il Macedone e i consigli del suo principale maestro, il filosofo Aristotele, Alessandro li superò entrambi nel senso che dimostrò di essere un genio militare più grande di suo padre e, in alcune sue idee, andò al di là degli ideali del suo stesso maestro. Il suo immediato obiettivo militare fu di vendicarsi dell’invasione persiana della Grecia sotto Serse, ma il suo scopo più vasto fu di carattere culturale cioè la ellenizzazione dell’Oriente. Filosofi e scienziato lo seguivano nelle sue campagne; coloni di origine greca lo seguivano nella scia dei suoi eserciti. Alessandro fece un serio tentativo per colmare il vuoto tra l’Oriente e l’Occidente, tra i Greci e i Barbari, tentativo simboleggiato dalla nomina di Persiani conquistati ad alte cariche amministrative e dai suoi matrimoni con donne orientali.

     La venuta di Alessandro nella terra d’Israele significò che questo territorio strategico cominciò a essere esposto al processo di ellenizzazione che contribuì molto a demolire il carattere distintivo dei Giudei e, in seguito, a smembrare seriamente la nazione. Però il suo dominio in terra d’Israele non provocò nessuna crisi religiosa, poiché egli non pretese un culto per la sua persona, come di fatto gli fu accordato altrove.

     La morte prese questo conquistatore nel 323 a.C., quando era appena sulla trentina, logorato dalla strenua vita che aveva condotto. Questo evento diede origine a una lunga lotta tra i suoi generali (i Diadochi) per il controllo dell’impero. Quattro di essi si unirono per distruggere tutti gli altri oppositori nella battaglia di Ipso (301 a.C.), sebbene Tolomeo non fosse apparso insieme ai tre alleati. Di questi soltanto Seleuco, che governò la Siria e un vasto territorio verso oriente, e Tolomeo, che governò l’Egitto, ebbero influenza sui destini dei Giudei. I Tolomei, che avevano dominato in terra d’Israele a intermittenza, la tennero poi sotto controllo per un secolo. Tuttavia la Siria non si dette facilmente per vinta, per cui Israele divenne il campo di battaglia tra questi due regni. {elaborazione: Argentino Quintavalle - rielaborazione: Nicola Martella}

 

▬ Letteratura

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Grecia_storia_UnV.htm

08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010

 

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