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Titolo applicato al Messia come discendente di Davide. Appare per la prima
volta in Isaia e, in seguito, diventa un vero e proprio termine tecnico,
apparendo anche in Geremia 23,5; 33,15 e in Zaccaria 3,8; 6,12. {elaborazione:
Francesco Bozzi - rielaborazione: Nicola Martella}
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Il Germoglio (Zemach) intendeva il Messia quale discendente della
famiglia di Davide che era caduta in umiliazione, ma che salirà al potere ed
alla gloria e che, per la sua opera regnerà in eterno (Is 4,2; 11,1s; Gr 23,5;
33,15; Zc 6,12s; cfr. Rm 1,3s).
Egli unisce in se stesso gli uffici del re e del
sacerdote. Is 11,1 usa la parola nēzer, «rampollo», parola ebraica
diversa, ma dello stesso significato. Il suo inizio era piccolo, come un
tenero ramoscello, ma sarebbe diventato un grande albero che avrebbe
riempito tutta la terra. Ricordiamo che Gesù abitò a Nazareth (femm.); il
plurale di nēzer è
nazeroth. Molti Giudei religiosi non pronunciano il nome di Gesù e
nessuno lo chiama il Cristo (Messia). Ma egli è chiamato spesso «il
Nazareno». Alcuni Giudei lo chiamano nozirî, il Cristiano, e i
cristiani sono i nozirîm. Di conseguenza, essi lo chiamano per il suo
nome, per il suo essere «il Germoglio», il «rampollo» della casa di Davide e
senza rendersene conto danno soddisfazione alla profezia.
Quadruplice aspetto del Germoglio-Messia:
1. |
Gr 23,5s; 33,15s |
Il re ideale, il Germoglio di Davide |
2. |
Zc 3,8 |
Il mio servo, il Germoglio |
3. |
Zc 6,12 |
L’uomo il cui nome è Germoglio, che edifica il tempio, il sacerdote |
4. |
Is 4,2 |
Il Germoglio di Jahwè |
Questo quadruplice quadro profetico del Germoglio-Messia viene riportato nei
4 Vangeli.
■ Matteo riporta: «Ecco il tuo re» (Mt 21,5;
Zc 9,9).
■ Marco riporta che egli è venuto per
servire (Mc 10,45). Si tratta dell’Evangelo più breve; ed è composto di due
sezioni che trattano il ministero in Galilea e la sua morte. Esso mette più
in risalto le azioni rispetto alle parole di Gesù. Non c’è alcuna
genealogia, non essendo necessaria per un servo.
■ Luca contempla «il figlio dell’uomo»,
l’uomo per eccellenza, il vero uomo, l’ideale rappresentante della razza
umana, il secondo Adamo, per indicare il seme promesso della donna.
■ Giovanni dipinge la deità di Cristo senza
negare la sua perfetta umanità. Non v’è una genealogia che va fino ad Abramo
(Matteo) o Adamo (Luca), perché tramite Lui tutte le cose sono state fatte.
Giovanni delinea la sua origine divina. Colui che divenne carne e che abitò
fra di noi, era nientemeno che l’unigenito del Padre.
Qualunque interpretazione che non identifica «il Germoglio» con il
Messia, è da respingere. Il Targum, come altri scritti giudaici, intende il
«Germoglio» come il Messia.
■ Il Germoglio è un uomo e discendente di Davide
(Is 4,2; Gr 23,5; 33,15).
■ Il Germoglio è nativo d’Israele, della città di
Davide (Mi 5,1).
■ Il Germoglio costruirà il tempio (Ez 40-43).
Il Germoglio avrà l’onore e la gloria di sedere sul trono e di regnare (2 Sm
7,16; Is 9,6; Lc 1,32). {elaborazione: Argentino Quintavalle -
rielaborazione: Nicola Martella}
▬ Letteratura■
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Germoglio_Ger.htm
08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010
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