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In particolare in riferimento ai versetti del capitolo 7, Isaia parlò della
circostanza, in cui Efraim si alleò con la Siria contro la minaccia Assira,
spingendo anche affinché Giuda si unisse in questa federazione di stati della
Palestina. Acaz, però, non volle cedere alle pressioni insistenti dei due stati
ed anzi, andò a cercare protezione presso il re assiro: che marciò e distrusse
tutto il regno del nord, deportando tutto Efraim. È il 722 a.C., l’anno della
definitiva scomparsa del regno del nord. A causa della sua apostasia e della sua
poca fiducia in Dio.
{elaborazione: Francesco Bozzi - rielaborazione: Nicola Martella}
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Dopo il tempo della cattività di Giuda,
Israeliti di tutte
le tribù tornarono con Zerubabele in patria, sebbene fossero una minima
parte (circa 50.000) rispetto a coloro, che rimasero nella vasta diaspora per
vari motivi. «Ora, i primi abitanti che si stabilirono nei loro possessi e
nelle loro città, erano
Israeliti, sacerdoti, Leviti e
Nethinei. Gerusalemme si stabilirono dei figli di Giuda, dei figli di Beniamino,
e dei figli di Efraim e di Manasse». Queste due ultime tribù
erano il cuore dell’ex-regno del nord, chiamato anche semplicemente «Efraim» (1
Cr 9,2s). Zaccaria parlò alla «casa di Giuda» e alla «casa
d’Israele» come entità presenti (Zc 8,13) e riassunte nel «rimanente
di questo popolo» (v. 11). Anche in seguito egli parlò di Gerusalemme e di
Efraim (Zc 9,10) o di Giuda e d’Efraim (Zc 9,13) al presente, oltre che al
futuro (10,6s). {Nicola Martella}
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In Apocalisse 7,8 Efraim è chiamato direttamente col nome del padre «Giuseppe»,
come titolo onorifico. L’eredità di Giuseppe era divisa in due: Efraim e Manasse
(Gn 46,20; 48,1ss.13ss.17ss; 50,23; Gs 14,4); qui troviamo Manasse (Ap 7,6) e
Giuseppe (v. 8 ). Anche Israele in genere e Giuda in speciale vennero chiamati
spesso semplicemente Giacobbe (s 65,9; Gr 5,20; Lm 2,2; Os 12,3). Allo stesso
modo Giuseppe venne usato in modo onorifico per Efraim. Efraim e Manasse
insieme occupavano quasi la metà del territorio tribale (cfr. Gs 17,17).
L’eredità di Giuseppe era una sola, divisa in due (Efraim e Manasse), e tale
rimase, di là da come venisse chiamata. Riguardo alla scelta della capitale,
della tribù del comando e del luogo del santuario fu scritto: «Ma ripudiò la
tenda di Giuseppe, e non elesse la tribù di Efraim; ma elesse la
tribù di Giuda, il monte di Sion ch’egli amava» (Sal 78,67s). Come si vede
Giuseppe sta in senso onorifico per Efraim. Giuseppe fu chiamato «bastone
d’Efraim e di tutta la casa d’Israele, che gli è associata» (Ez 37,16) e si
parlò di «legno di Giuseppe che è in mano d’Efraim» (v. 19 qui si parlò
della riunificazione di tutte le tribù). Quindi, Giuseppe sta per Efraim fin da
antica data. Perciò non era nulla di nuovo o eccezionale che in Apocalisse
7,8 comparisse Giuseppe per Efraim.
{Nicola Martella}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Efraim_UnV.htm
08-05-2007; Aggiornamento: 29-10-2012
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