Caleb era figlio di Jefunneh, un Chenizeo, e padre d’Iru, Ela, Naam, Chenaz,
Acsa e una figlia che sposò Odija, fratello maggiore di Chenaz. Ecco qui di
seguito alcune caratteristiche di questo personaggio.
1. Crede in un
grande Dio: Analizzando Numeri 13, vediamo che Caleb è uno dei 12
esploratori mandati da Mosè a ispezionare la terra di Caanan. Dieci di questi
dodici esploratori ebbero paura degli Anakim; Caleb e Giosuè, però, hanno una
ben diversa prospettiva su quella terra: «Caleb allora calmò il popolo che
mormorava contro Mosè e disse: “Saliamo subito e conquistiamo il paese, perché
possiamo certamente farlo”» (Nu 13,30). Il popolo pensa ai «giganti» che
avrebbero dovuto affrontare. Vedono avversari imponenti, ma credono in un
piccolo Dio. Caleb però crede in un grande Dio e in piccoli giganti!
2. Ha fede nella
Parola di Dio: Notiamo la fiducia che Caleb ha nella Parola di Dio: «Allora
i figli di Giuda si presentarono a Giosuè a Ghilgal; e Caleb, figlio di
Jefunneh, il Kenizeo, gli disse: “Tu sai ciò che l’Eterno disse a Mosè, uomo di
Dio, riguardo a me e a te a Kadesh-Barnea”» (Gs 14,6). Egli conosceva la
Parola di Dio, conosceva ciò che aveva detto il Signore, e quindi aveva compreso
la promessa di Dio.
3. Ha
fede nelle promesse di Dio: Caleb conosceva la Parola di Dio e, quindi,
conosceva le promesse di Dio, e con tutto sé stesso seguiva il Signore: «In
quel giorno Mosè fece questo giuramento: “La terra che il tuo piede ha calcato
sarà eredità tua e dei tuoi figli per sempre, perché hai pienamente seguito
l’Eterno il mio Dio”» (Gs 14,9).
4. Aveva la
verità nel cuore: «Io avevo quarant’anni quando Mosè, servo dell’Eterno,
mi mandò da Kadesh-Barnea a esplorare il paese; e io gli feci un resoconto come
l’avevo in cuore» (Gs 14,7). Caleb era un uomo integro: diceva le cose come
gli stavano nel cuore. Ignorava la maggioranza, non aveva paura di stare dalla
parte della minoranza per amore della verità.
5. Un uomo che
amava: «Mentre i miei fratelli che erano saliti con me scoraggiarono il
popolo, io seguii pienamente l’Eterno, il mio Dio» (Gs 14,8). Tutti lo
osteggiavano e condannavano, ma lui li chiama «fratelli». Paolo ci dice:
«Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali,
rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non
sii tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la
legge di Cristo» (Gal 6,1,2).
6. Un uomo che
rende testimonianza...
■ Alla fedeltà di Dio: «Ed ora ecco, l’Eterno mi ha conservato in
vita, come aveva detto, questi quarantacinque anni da quando l’Eterno disse
questa parola a Mosè, mentre Israele vagava nel deserto; ed ecco, oggi ho
ottantacinque anni» (Gs 14,10). Caleb rende testimonianza alla fedeltà di
Dio.
■ Alla bontà di Dio: «Ma oggi sono ancora forte come lo ero il giorno
in cui Mosè mi mandò; lo stesso vigore che avevo allora ce l’ho anche adesso,
tanto per combattere che per andare e venire…» (Gs 14,11)
■ Alla potenza di Dio: «Or dunque dammi questo monte di cui l’Eterno
parlò quel giorno; poiché tu stesso udisti in quel giorno che v’erano gli Anakim
e città grandi e fortificate. Se l’Eterno sarà con me, io li scaccerò come disse
l’Eterno» (Gs 14,12).
Per il passato
Caleb vedeva la fedeltà di Dio, per il presente Caleb aveva la bontà di Dio. Per
il futuro egli guardava alla potenza di Dio!
7. Un esempio
per la sua famiglia: «E Caleb disse: “A chi attaccherà
Kirjath-Sefer e la espugnerà, io darò in moglie mia figlia Aksah”. Allora
Othniel, figlio di Kenaz, fratello di Caleb, la espugnò e Caleb gli diede in
moglie sua figlia Aksah. E quando ella venne a star con lui [N.d.R.: lett. ella
arrivò (probabilmente per le nozze)], persuase Otniel che ella chiedesse a suo
padre un campo. Allora essa smontò dall’asino e Caleb le disse: “Che vuoi?”.
Ella rispose: “Fammi un dono [N.d.R.: lett. una benedizione]; poiché tu mi hai
dato della terra nel Neghev, dammi anche delle sorgenti d’acqua”. Così egli le
donò le sorgenti superiori e le sorgenti inferiori» (Gs 15,16-19).
■ Rammentate
Rahab la prostituta: mentre le altre case cadevano, la sua reggeva.
■ Rammentate
Achan (Gs 7,20ss), che aveva condotto la sua famiglia alla distruzione.
■ Caleb aveva seguito completamente il Signore, ne fu grandemente benedetto
e questa benedizione era passata alla sua famiglia.
▬ Letteratura
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Caleb_R34.htm
05-12-2008; Aggiornamento:
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