Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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AGGREGATI (Il pericolo degli ~)

 

Nella Bibbia si fa riferimento agli «aggregati». Essi approfittarono dell’uscita degli Israeliti dall’Egitto per uscire anch’essi dal loro stato di schiavitù. Furono loro, però, la causa di frequenti mormorii fra il popolo, che come si sa sono alquanto contaminanti (Nu 11,1.4).

     Lo stesso accade oggigiorno degli «aggregati» nelle chiese. Come recita il proverbio, essi non sono né carne né pesce. Sono presenti nelle comunità sempre quando c’è da mangiare o da festeggiare qualcosa, danno il loro parere quando c’è da decidere qualcosa, lavorano dietro le quinte eccetera. Una delle cose peggiori è che usano la Parola di Dio secondo il loro proprio opportunismo, spesso come una «clava» contro i credenti (coniuge compreso), contorcendone il significato pur di reclamare il proprio tornaconto. Ma essi stessi non sono disposti in alcun modo a sottomettersi alle richieste che Dio fa loro nella sua Parola.

     Ora, poiché hanno appetito la grazia, pur respingendola, sono inescusabili dinanzi al giudizio di Dio. Si può applicare a tali «aggregati» questa parola di Giuda: «Costoro sono delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno, pascendo se stessi; nuvole senz’acqua, portate qua e là dai venti; alberi d’autunno senza frutti, due volte morti, sradicati; furiose onde del mare, schiumanti la loro bruttura; stelle erranti, a cui è riserbata la caligine delle tenebre in eterno» (vv. 12s).

     Essi dovranno anche rendere conto a Dio dell’uso improprio e strumentale della sua Parola. «Ma quanto all’empio, Dio gli dice: “Spetta a te di parlare dei miei statuti, e di aver sulle labbra il mio patto? A te che odi la correzione e ti getti dietro alle spalle le mie parole?”» (Salmo 50,16s). Poi segue una pesante accusa e un severo avvertimento (vv. 18ss). Pietro, parlando degli scritti di Paolo, afferma che «gli uomini ignoranti e instabili [li] torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione» (2 Pt 3,16). Guardiamo quindi noi stessi e le nostre comunità dagli «aggregati»! {Nicola Martella}

 

▬ Letteratura

 

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08-05-2007; Aggiornamento: 08-07-2010

 

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