■ Valor di vita: «Un amico incontrò Lazzaro e meravigliato
gli disse: “Ma tu non eri morto?”. “Sta' zitto», rispose l’altro, «sono
vivo... per miracolo!”. Questa volta il modo di dire era, per una
volta, letterale» (adattamento da un testo di minop).
■ Vanagloria: Self-made-man: Ottavio non amava le persone spocchiose e
vanagloriose. Uno di questi, un rampante, un giorno si pavoneggiava: «Io mi sono
fatto tutto da me!» Il conduttore rispose con ironia: «Meno male. Questo solleva
il Buon Dio da ogni responsabilità!» (© Punto°A°Croce). {Motti di spirito, p. 70}
■ Vanti carnali: Un corpulento pastore pentecostale deve
predicare sulle differenze tra giudaismo e cristianesimo. Durante la predica
ripete spesso il versetto chiave e lo evidenzia con i gesti. Curiosi di sapere
quale testo paolino ha scelto di commentare? «Se qualcuno ritiene di potersi
vantare nella carne, io posso farlo molto di più» (Fil 3,4). Roteando le
braccia intorno alla sua massiccia «zavorra» personale, ripete con enfasi: «Io
posso farlo molto di più!!!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.
■ Veli e generi: Un conduttore di chiesa mi ha scritto: «Ultimamente, ho
sentito che qualcuno, per avvalorare la tesi contro l’uso del velo nelle
comunità, ha citato questo verso: “Quando si saranno convertiti al Signore,
il velo sarà rimosso” (2 Corinzi 3,16). Mi chiedo sin dove ci si arrischia
ad arrivare!». Mi viene spontaneo di rispondere: Si vede che a tale credente,
cultore di indebita versettologia, è rimasto velato il fatto che tale
verso, nel suo contesto, riguarda i Giudei maschi, ai quali solo è permesso di
leggere pubblicamente la sacra Scrittura nella sinagoga, chiaramente se si
velano il capo (Nicola Martella).
■ Verdura dello spirito: Un lettore alla ricerca della verità mi ha scritto: «La Parola di Dio, usata come
specchio sui fatti del mondo, dà continui stimoli a trovare spunti creativi di
analisi e conoscenza. Tuttavia non credo di aver raggiunto quegli standard, di
cui Paolo parlava nell’epistola ai Galati a proposito dei “frutti dello
Spirito”. Io a malapena ho la verdura (e neanche tanto buona)...» {adattato da
Nicola Martella da un testo di T.R.}.
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■ Videoscrittura: Alcuni anni fa, un amico, direttore del
giornalino del dopolavoro aziendale, mi chiese di scrivere un paio di pagine
sugli ebrei. L’impresa si rivelò molto ardua, data la gran voglia di scrivere e
la mia mancanza di sintesi. Mentre scrivevo, venni a parlare delle origini
giudaiche di alcuni costumi e riti della chiesa cattolica. La frase che mi fece
sorridere fu la seguente: «Lo zucchetto dei prelati cattolici è pressoché
identico alla kippah degli ebrei». Nulla di divertente in sé ma, volendo rendere
più leggibile la parola «kippah», la trascrissi come «chippa». Rilessi il testo
più volte per correggerlo e adattarlo ed, essendo alle prime armi con un
programma di videoscrittura, mi meravigliavo di trovare «chippa» sempre cambiata
in «chiappa». Poi m’accorsi che a fare questa malandrinata era il
correttore automatico del programma di scrittura. Per fortuna tale programma non
aveva cambiato «zucchetto» in «zucchino»! {adattato da un testo inviato da
Gianni Siena}.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_V_Car.htm
13-02-2008; Aggiornamento: 06-04-2010