Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Umorismo religioso

 

 

 

 

Il sabato, l’anno sabbatico e il giubileo.

 

Ecco le parti principali:
■ Il patto, l'etica e il pensiero sabbatico
■ Il sabato nell’Antico Testamento, nel giudaismo, nel Nuovo Testamento e relative questioni odierne
■ L’estensione del sabato: l’anno sabbatico e lo jôbel nella Torà e nella storia
■ L’ideale e le funzioni teologiche risultanti
■ Excursus: Storia del giubileo cattolico
■ Le feste principali in Israele.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tare del passato: Negli USA, il Vaticano disciplina i preti molestatori e ricorda agli altri il celibato assoluto. Un arcivescovo attua le istruzioni di Roma, mentre un altro dissente accoglie i preti ammogliati nella sua diocesi, senza sospenderli dal ministero. Nel campionato interdiocesano di calcio essi sponsorizzano due squadre che, in campo, si scontrano con forza, consapevoli d’incarnare due idee diverse di sacerdozio. Nel campionato 2008/2009, nel girone d’andata, i «celibatisti» stravincono 10 a 0 contro i «matrimonialisti», ritenuti calciatori molto più esperti in campo. Il vincitore nota che i suoi calciatori sono in «ritiro» (astinenza) da almeno dieci anni: da questo dipende la loro vittoria schiacciante. Le due compagini si ritrovano poi in finale e i «matrimonialisti», stavolta, travolgono i loro avversari per 20 a 0. Il vescovo perdente attribuisce la vittoria all’esperienza e alla competenza calcistiche dei rivali e alla stanchezza dei suoi «campioni», che non s’erano risparmiati prima. La «musica» cambia quando parla a quattrocchi con i suoi giocatori: «Eravate molto “distratti”, durante la finale del campionato». Rispondono gli imbarazzati giocatori: «Sì, è vero, ci siamo concessi qualche “distrazione”». Replica l’infuriatissimo prelato: «Solo qualche “distrazione”, eh? Non facevate che guardarvi continuamente intorno, come se aveste visto la peste! E perché appena terminata la partita siete partiti a razzo negli spogliatoi, in modo poco sportivo, senza nemmeno complimentarvi con i vostri avversari?». Replicano i celibi preti: «È che lo stadio era improvvisamente pieno di tutte le donne, di cui avevamo fatto strage prima dei voti… È stata certamente una subdola manovra dei nostri avversari. E, ora, da qui nessuno di noi si muove, fintantoché non fa notte…» {Gianni Siena e Nicola Martella}.

 

Tariffe nuziali: Alla fine della cerimonia nuziale, lo sposo chiede al parroco quanto deve dare d’offerta alla parrocchia. Il parroco gli dice: «Qui da noi c’è l’usanza di dare in proporzione alla bellezza della sposa!». Lo sposo allora dà al parroco 25 euro. Il parroco si meraviglia per la spilorceria e, per curiosità, alza il velo della sposa; poi prende da parte lo sposo e gli dice: «Aspetti! Devo darle il resto!» (Nicola Martella).

 

Tatuaggio fortunato: Un ebreo gioca per la prima volta al superenalotto e vince un premio di 60 miliardi. I giornalisti, una volta individuatolo, si precipitano a intervistarlo: «Scusi, ora che ha vinto questa cifra favolosa, che cosa farà con tutti questi soldi?». Il vincitore, dopo un attimo di perplessità, risponde con sicurezza: «Farò poche cose, ma ricche di significato! Innanzi tutto darò 5 miliardi per la costruzione d’una sinagoga a Roma, altri cinque invece andranno alle vittime dell’olocausto e, infine, cinque miliardi li darò ai tedeschi!». Un giornalista, perplesso, chiede: «Ma come, proprio ai tedeschi? E perché, se è lecito?». L’ebreo, tirandosi su la manica e scoprendo il polso tatuato, replica: «Beh, in fondo è merito loro, se oggi ho vinto!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Teina dottrinale: Un mio contatto mi ha scritto, chiedendomi: «Vorrei sapere, se sei un teologo». Siccome cerco di evitare titoli e adulazioni, gli ho risposto: «Ai miei studenti di scuola biblica dicevo che sono un “caffeologo”, ma non disdegno neppure il tè come “teologo”». (Nicola Martella).

 

Terra promessa: Mistero di un disperso: Nella Scuola Domenicale Ambrogio, il monitore, chiede: «Chi è vissuto nella Palestina e l’ha abbandonata in un modo del tutto straordinario?». Tutti danno risposte sbagliate. La solita Teresa con aria sornione: «Non rimane che Superman...». Ambrogio, con la testa fra le mani: «No, non è possibile! Povero Elia» (© Punto°A°Croce). { Motti di spirito, p. 26}

 

Tennis celeste: Un certo cristiano assai appassionato di tennis si trova in sogno alle porte del Paradiso. All’angelo preposto all’accettazione chiede: «Ti prego, lo so che ti sembrerà esagerato, ma dimmi se in Paradiso esistono i campi da tennis. Non trovo pace senza sapere se, quando verrà il mio giorno, potrò ancora giocare». L’angelo si consulta un momento con un suo collega e poi gli risponde all’umano: «Ho buone notizie per te. In Paradiso esistono i migliori campi da tennis che tu abbia mai potuto immaginare, in erba, in terra, in cemento. Spogliatoi eccellenti, tutto gratis». «Grazie, questo mi rende felice». L’angelo aggiunge sornione: «M’è stato appena comunicato che c’è una novità per te: vedi tu se ti piace…». «Cioè?». «Proprio per te è stato prenotato un campo… per domani» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

 

Terzo occhio: Un italiano e il suo amico indiano leggono spesso insieme il giornale. Dopo i fatti, in cui un agente è stato ucciso da un ultrà, durante l’ennesimo tafferuglio, lessero riguardo ai provvedimenti futuri della polizia: «Al seguito dei recenti fatti di guerriglia urbana scatenata dagli ultras, con morti e feriti anche tra gli agenti della polizia, questi ultimi adotteranno delle telecamere montate sugli elmetti, per riprendere gli scontri e identificare i rei dell’aggressione».    
     All’indiano si illuminò improvvisamente il viso ed egli disse: «Ora anche in Italia avremo tanti indù col “terzo occhio”». Poiché l’italiano non capiva, l’indiano aggiunse: «Devi sapere che molte donne in India hanno disegnato in mezzo alla fronte un grosso “neo”, che simboleggia la visione interiore e che è chiamato appunto “terzo occhio”. La stessa cosa fanno i “sadhu” o i fachiri, oppure gli “illuminati” della religione induista… Ora anche i poliziotti italiani avranno il “terzo occhio”». L’italiano sbottò, facendo una smorfia: «Beh, speriamo che, prima di picchiare i poliziotti, a nessuno venga in mente di accecargli prima il “terzo occhio”» {Gianni Siena - Nicola Martella}.

 

T.d.G.: Definizioni: «Dimmi, i seguaci della Torre di Guardia sono cristiani?», chiese Pierino al padre conduttore di chiesa, mentre stava studiando. Questi soprappensiero rispose: «Sì, esattamente come la calvizie è un colore di capelli» (Nicola Martella).

 

 

Testimoni di...: «La sai la differenza fra un "Testimone di Gela" e un "Testimone di Genova"? Il "Testimone di Gela" è più "omertoso" e parla agli altri solo se glielo chiedono e solo sottovoce all'orecchio. Il "Testimone di Genova" è un po' più "tirato" e prima di dare via un solo trattato, pretende di leggerlo ad almeno dieci persone di seguito» (Nicola Martella).

 

Tetto disfatto: «In Capernaum quattro amici di un paralitico, non potendolo far giungere fino a Gesù, a causa della folla, scoprirono il tetto dalla parte dov’era Gesù e lo calarono sul suo lettuccio (Mc 2,3ss). Quale sarà stata la reazione del padron di casa? “E adesso mi rifate il tetto!!!”» (redatto da Nicola Martella, partendo da un’idea di minop).

 

Tirchieria furbastra: «Uno tirchio scozzese, che era morto, lasciò scritto nel testamento che desiderava che ognuno dei suoi tre figli mettesse nella sua bara 100 sterline. Venne il primo e depose, sebbene a malincuore, la somma contante; così il secondo. Il terzo venne, staccò un assegno di 300 sterline, lo mine nella bara e si prese per resto le altre 200 sterline!» (Nicola Martella).

 

 

Tocco dall’alto: In una chiesa carismatica si converte Eusebio Lemme, un tale che ha l’hobby della poesia ed è molto emotivo. Egli accompagna spesso la predicazione con scoppi di pianto e singhiozzi. Durante la preghiera, Eusebio parla con tono solenne e «profetico», ma in pratica ripete vari concetti della predica ascoltata, aggiungendovi del suo in modo molto colorito. Il pastore si sente certo alquanto lisciato nel suo amor proprio, udendo lodi auliche rivolte al suo indirizzo. Tuttavia tale ricorrente sceneggiata, alquanto pittoresca, infastidisce sempre di più l’uditorio presente. Durante una delle solite manifestazioni sopra descritte, il «poeta» declama una sua personale «profezia» poetica. Come risposta alcuni dei presenti scoppiano in una irrefrenabile risata. Il pastore, alquanto a disagio, interviene dicendo: «Tacete e ascoltate, il fratello Eusebio è stato toccato dal cielo con una “santa emozione”!». Al che, qualcuno dei presenti, stufo del «teatrino», replica: «Anche noi siamo stati “toccati”, ma con una “santa risata”!» {adattato da Nicola Martella da un testo di Gianni Siena}.

 

Toni e colori: Durante una celebrazione sinagogale, il rabbino è infastidito da due ebrei che stanno discutendo animatamente. Più volte fa loro cenno di smettere, ma invano. Finita la cerimonia religiosa s’avvicina seccato ai due, i quali prima che potesse aprire bocca gli chiedono: «Cosa sono il “bianco” e il “nero”?». L’allibito rabbino risponde: «Due colori». Al che uno dei due si rivolge all’altro e gli dice: «Hai visto? Te lo dicevo che il televisore che t’ho venduto a buon mercato è appunto a colori!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Traduzione digitale: «Saluto tra due cristiani patiti di computer, parafrasando Salmo 121,8: “Il Signore proteggerà il tuo output e il tuo input”» (Nicola Martella).

 

 

Transessuali a messa: Alcuni transessuali (ossia si erano fatti operare per cambiare sesso), ricevettero la notizia che una loro «amica» era morta. La mattina del funerale si ritrovarono «uomini» e «donne» in una chiesa, dove un prete celebrò il funerale. Tutti entrarono e si sedettero a casaccio. Il sacrestano ricordò loro di dividersi tra uomini e donne nelle panche, e raccomandò alle «ultime» di indossare il velo per rispetto alla sacralità del luogo. Alcuni transessuali dalle fattezze femminee protestarono con forza e chiesero: «Ma lei lo sa chi siamo noi?». Il sacrestano rispose: «Sì, che lo so. Ma avete voluto la bicicletta e mo’ pedalate! Adeguatevi, quindi: se volete restare, tutte col velo in testa!» {idea di Gianni Siena; elaborazione di Nicola Martella}.

 

Tribunali femminili: «Quando un uomo discute con una donna, è come se facesse dichiarazioni dinanzi a un giudice: rischia che tutto ciò, che dice, possa essere usato contro di lui. Può solo sperare di essere assolto per insufficienza di prove…» (Nicola Martella).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_T_Sh.htm

13-02-2008; Aggiornamento: 20-11-2010

 

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