Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Umorismo religioso

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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UMORISMO RELIGIOSO: N

 

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Natale: Tacchino: «Cari amici e parenti, abbiamo appena ringraziato per il tacchino natalizio di fronte a noi. Fatemi dire qualche parola di encomio. Come tacchino era senza dubbio un uccello vivace, intelligente... un essere sociale... capace di vero affetto... Nella sua giovane età mostrava a volte tratti di quasi umana compassione. Ora, in ogni modo, è morto, e noi lo mangeremo. Ricordiamoci di rimanere grati perché ha dato la sua vita per la causa natalizia! Ricordiamoci di esercitare un profondo rispetto per la sua famiglia, sperando che essa continuerà a contribuire ulteriormente alla nostra degna causa nei tempi a venire... (yum, yum, sospiro)» (Nicola Martella Q).

 

Natale: Alla giudaica: «Un Giudeo cristiano si trova a trascorrere il periodo di fine anno da solo, la sua famiglia è andata fuori città per un impegno urgente. Un amico cattolico molto devoto, sapendolo solo, lo invita per la sera del 24 dicembre. Il Giudeo cristiano tenta di declinare l’invito e, alle sue giustificazioni di varia natura, l’altro risponde: «Devi venire, non sei obbligato a mangiare nulla di “sacrificato agli idoli”; e se vuoi portare qualcosa, che non sia nulla che possa imbarazzarti... l’importante è che m’onori con la tua presenza!». Rincuorato dalle parole dell’amico, accetta l’invito e, durante il cenone, la padrona di casa domanda divertita al marito: «Chi ha portato in dono quel dolce a forma di candelabro?». «Sarà stato l’amico giudeo-cristiano», rispose l’uomo. «Gli sarà rimasto dalla festa di Channukà, che hanno appena festeggiato» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Natale di cognome: Un collaboratore mi aveva mandato un suo articolo su «Babbo Natale». Per sdrammatizzare, glielo rimandai indietro per le revisioni, scrivendogli all’incirca quanto segue: «Aspetto da te “Babbo Natale” e prole (un “babbo” la presume!), specialmente se accompagnata da “Mamma Natale”! (ce ne dovrebbe essere una, no?). Spero che essi non abbiano intanto già divorziato e che lei, per la rabbia, non sia diventata quella strega di una femminista, che viene il sei di gennaio come vecchia Befana» (Nicola Martella).

 

Natale e «donne d’onore»: Cara Mamma Natalina, visto che Babbo Natale non risponde alle mie richieste, potresti tu dirne quattro a lui e a quella strega della Befana, che ha usurpato il nome di Epifania, una cugina di mia zia? Se anche tu non dovessi rispondermi, non esaudendo le mie richieste degli ultimi dieci anni, manderò a farti una visita intimidatoria da chi dico io: Totò Primomaggio e Calogero Ferragosto, miei cugini di terzo grado, che di mestiere fanno il primo il sindacalista e il secondo il bagnino, ma è solo una copertura, perché in effetti sono «uomini d’onore». Quindi, datti una regolata e non mi deludere. Tra donne dovremmo capirci meglio, non è vero?
Firmato: Rosalia Riina in Provenzano, detta «Rosy».

Per non sbagliarti, questa volta ti lascio pure l’indirizzo completo: Via Borsellino e Falcone - 90034 Corleone (PA), frazione Ficuzza, accanto all’armeria «Bandito Giuliani».
    Se, quando venite, non ci sono, chiedete pure di mio marito Lucianeddu, detto «u carceratu» (Nicola Martella).

 

 

 

Necessità: Un rabbino messianico e un ex-prete, amici d’un tempo, si ritrovano dopo molto in una chiesa evangelica durante un’agape. Si salutano e rievocano i tempi passati e l’ex prete chiede: «Non violasti mai le regole alimentari?». L’altro risponde: «Beh, durante la guerra, con la fame che c’era, trovai due prosciutti in una salumeria bombardata e mangiai sino alla fine del conflitto». L’altro incalza: «Finita la guerra tornasti a osservare le regole!?». Il rabbino conclude: «Sì!». Il rabbino chiede a sua volta: «Ma tu non facesti mai un’eccezione al celibato?». L’altro risponde: «Sì, ricordi la Santina? Veniva in chiesa a piangere il marito, morto al fronte. Poi cominciò a confessarmi le sue fantasie di giovane donna sola. Ne rimasi coinvolto e immagina come andò a finire!». L’ex rabbino gli chiede: «Finita la guerra, hai dato certamente un taglio!?». L’ex prete risponde: «Sì… al celibato: ci siamo sposati» {Gianni Siena}.

 

Né carne né pesce: Un missionario cattolico ha un modo alquanto personale di fare seguaci, egli s’avvicina a un indigeno e gli dice: «Ti battezzo (segue rito aspersorio), tu non essere più Magaula ma Giuseppe». Poi insegna ai nuovi «convertiti» a rispettare il precetto quaresimale (mangiare pesce anziché carne). «Giuseppe», però, non è persuaso affatto di dover seguire la nuova religione e un venerdì di quaresima viene sorpreso dal missionario a mangiare un bel pezzo di capra arrosto. Ai rimproveri del missionario si giustifica così: «Io, Magaula, battezzato da te e diventato Giuseppe... Io, Giuseppe, battezzato capra e questa diventata pesce!» {adattato da un testo inviato da Gianni Siena}.

 

Nemici soporiferi: Uno studente di scuola biblica ha la brutta abitudine di arrivare tardi alle lezioni. Un giorno trova nella sua stanza uno striscione con la scritta: «Il letto è il tuo nemico». Capita la lezione, si mette al passo. Il direttore nota che il suo carattere è migliorato, come pure il profitto scolastico. Qualche tempo dopo, senza annullare i progressi fatti, il giovane riprende a tardare. Il direttore gli chiede: «Ti sei fatto sopraffare nuovamente dal tuo “nemico”?». Lo studente gli risponde: «Tutto è cominciato, quando ho letto nella Bibbia che bisogna amare i propri nemici e pregare per loro…» {adattato da Nicola Martella da un testo di Gianni Siena}.

 

Noè: Confusione delle idee: «Dopo che Noè costruì l’arca e sopravvisse al diluvio, fu mandato da Dio in Egitto dai Giudei per costruire lì la gran piramide» (John Taylor, La grande Piramide[Londra 1859]). Come confusione non c’è male! — È come asserire che l’apostolo Giovanni, dopo che partì dall’isola di Patmos, si recò a Gerusalemme per costruire il tempio di Salomone! — Nota bene: In Egitto c’era tutto Israele e non solo Giuda. Noè visse centinaia e centinaia d’anni prima (forse millenni). Le piramidi esistevano già nel quarto millennio a.C., mentre Israele dimorò in Egitto solo nel secondo millennio a.C. (© Punto°A°Croce). {Motti di spirito, pp. 110s}

 

Nullafacente: «Un commerciante disse a un fannullone che bighellonava dinanzi alla sua merce: “Se non hai niente da fare, non farlo qui”» (adattamento da un testo di minop).

 

 

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Umor/Umor_N_OiG.htm

13-02-2008; Aggiornamento: 19-12-2013

 

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