Premesse:
L’autore descrive qui di seguito i fatti avvenuti e
felicemente conclusi in occasione dei battesimi dell’anno 1963 in Ortovero. Qui
l’autore fu battezzato insieme al suo papà Eliseo e ad altri credenti. Fu una
giornata fraterna, accompagnata da agape battesimale.{Nicola
Martella} |
Un antico esempio biblico: «…e videro dell’acqua,… talché l’eunuco
Etiope, disse a Filippo: “Che impedisce che io sia battezzato?”» (Atti degli
apostoli 8,26). Essi discesero nell’acqua e Filippo lo battezzò. Poi l’Etiope
proseguì per la sua strada tutto allegro, evangelizzando coloro che incontrava
per via!
Da allora, sono passati quasi duemila anni…
Accadimenti battesimali dell’anno 1963: Il tutto avvenne in prossimità
dell’aeroporto di Albenga (Ortovero - Liguria).
Noi fratelli, eravamo alla fine di luglio nella zona e nella settimana che
precedeva la data fissata (Dio permettendo il mattino della domenica successiva)
per una giornata battesimale di alcuni fratelli appartenenti ad alcune assemblee
liguri.
Stavamo cercando il posto adatto per radunare un centinaio di credenti nel fondo
valle del primo entroterra. I fratelli della chiesa, venuti per ispezionare la
zona videro dell’acqua limpidissima scorrere nell’alveo d’un ruscello con le
sponde abbastanza praticabili, stretto ma invitante. Essi dissero: «Questo posto
dovrebbe andar bene per celebrare i nostri battesimi per immersione. La riva è
un po’ scoscesa, ma le cose cambieranno dopo che sia stata sradicata e pulita,
che siano stati fissati alcuni paletti con qualche traversino di sostegno e che
siano stati tracciati alcuni scalini anche in terra battuta con qualche gran
pietra d’armamento…
Alcuni fratelli dissero: «Che cosa impedisce che noi utilizziamo questo bel
posto in mezzo alla vegetazione per i nostri battesimi?». Un fratello catecumeno
intervenne: «E chi impedisce che io provi il percorso per scendere in acqua per
poi essere battezzato domenica prossima?». Poi rientrammo tutti nelle nostre
case, ben preparati spiritualmente per la buona riuscita del prossimo incontro
con la chiesa. Ma non fu così.
In una delle due o tre notti che ci separavano dalla domenica fissata per la
testimonianza battesimale, Satana non deve aver dormito per niente e ha
preferito assoldare qualche suo adepto per guastare i nostri piani così
scrupolosamente studiati e collaudati per assicurare la sicurezza del transito
fino all’acqua del ruscello, che doveva necessariamente essere profonda almeno
una settantina di centimetri.
Come dicevo sopra infatti, qualche nerboruto uomo di fatica, munito della
necessaria attrezzatura — evidentemente assoldato da qualcuno (che è doveroso da
parte nostra perdonare senza emettere sentenze che lasciamo al Signore Dio) — ha
messo in atto un piano di distruzione del lavoro predisposto da noi fratelli,
troncando tutte le alzate dei gradini, rendendoli oltre che impraticabili
(perché non più tali) oltremodo pericolosi e suscettibili di mandare a finire in
acqua, cadendo dentro il ruscello… chi avesse tentato la discesa.
Oltretutto per rendere impraticabile il sentiero già abbastanza ripido di per sé
(una dozzina di metri di percorso a rischio), tutta la zona limitrofa era stata
inondata d’acqua, provocando una fanghiglia assolutamente impraticabile e
rendendo impossibile utilizzare anche il moncone di sentiero rimasto.
I fratelli che sono arrivati sul posto fin dalle prime ore del mattino della
domenica quando era ancora buio, hanno cercato di rimediare allo sfacèlo
ritrovato, cercando in fretta e furia di riparare le pecche più gravose, ma il
disastro era troppo esteso per essere riparato senza mezzi da lavoro a
disposizione !
Per il momento le insidie di Satana avevano prevalso sulle nostre buone
evangeliche intenzioni, disturbando molto il nostro lavoro così volenteroso!
Intanto le iniziative fraterne proseguivano… La soluzione ragionata più
intelligente in quelle condizioni è stata quella di far sostare la totalità dei
componenti la chiesa sui bordi alti del ruscello senza far scendere nessuno al
livello del torrente.
Soltanto i catecumeni e i due o tre fratelli addetti all’immersione battesimale
vera e propria hanno forzosamente dovuto scendere fino al livello dell’acqua e
lo hanno fatto con l’ausilio delle robuste braccia degli aitanti giovani
fratelli disponibili.
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Satana
e seguaci, erano convinti di poter cantare completa vittoria,
ma in
assemblea tutto è ritornato al Signore Dio nostro in gloria,
cacciando Satana e i suoi adepti con tutta la loro boria !
{adattamento da un testo di
minop; ©
Punto°A°Croce 2007}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-battesimo_avventuroso_Esc.htm
16-06-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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