Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Racconti

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

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Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’ARTE DI RACCONTARE

 

di Fiorina Pistone

 

Quando mia figlia era piccola, a volte, come tutti i bambini, s’intestardiva in scelte capricciose e irrazionali. M’era allora difficile indurla a cambiare idea, a meno di riuscire a portarla dove volevo io conducendola per i sentieri della fantasia.

 

L’abbraccio della coperta

     Vi fu un periodo in cui, al momento di coricarsi, rifiutava la coperta di lana del suo lettino, evidentemente considerandola un inutile peso, e io temevo che si prendesse qualche malanno, così inventai per lei una storiella. Le dissi: «Ma perché rifiuti la coperta? Non sai che le coperte vogliono bene ai bambini e sono contente d’abbracciarli durante la notte per tener loro un bel calduccio, così non prendono il raffreddore?». La bambina m’ascoltava incantata, con l’espressione del viso resa dolcissima dall’affettuosa fantasia. Si rendeva sicuramente conto che si trattava d’una favola, ma era comunque una cosa che le piaceva e che desiderava vivere. Si coprì volentieri con la coperta e s’addormentò subito. Nelle sere successive volle sentirsi ripetere ancora questo discorso e non fece più i capricci al momento di coricarsi.

 

Cibi sani… per crescere

     Benché abituata in famiglia a nutrirsi di cibi sani, aveva, come tutti i bambini, una certa simpatia per le patatine e le merendine. Qualche volta gliele concedevo, ma desideravo fosse veramente convinta che queste cose non erano il cibo migliore, così le raccontai un’altra storiella.

     Una mamma — le dissi — portò il figlioletto dal medico, perché non stava tanto bene. Il medico visitò il bambino e fece delle domande alla mamma, poi le disse: «Suo figlio mangia male, per questo sta poco bene e cresce poco».

     Riferendo la risposta della mamma, evidenziavo con la voce il tono stupito e indignato della signora, facendo ridere la bambina: «Ma come, dottore! Mio figlio mangia molto bene perché io gli do le cose più buone: gli compro sempre tante buste di patatine, pacchi di merendine, sacchetti di caramelle e il gelato tutte le volte che usciamo».

     Ma il dottore le rispose: «Signora, questi non sono i cibi migliori per il suo bambino. Se vuole che si sviluppi bene e sia sano, cucini lei i cibi e gli dia anzitutto delle buone minestrine di verdura, della pasta, del latte, della carne, del formaggio, della frutta».

     La bambina si divertiva e, una volta che l’avevo accompagnata ai giardinetti, disse a una compagna di giochi che stava mangiando delle patatine: «Non cresci mica se mangi soltanto quelle cose lì».

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-Raccontare_arte_Esc.htm

30-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010

 

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