Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

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IL GIOCO DELLE PULCI

 

Premesse: Non bisogna avere le pulci addosso per parlarne. La fantasia dell'autore mostra che tra le sue sinapsi non ci sono ragnatele né ruggine. Può darsi che qualche «pulce» si sia smarrita nel suo cervello, solleticandolo, ma ciò è sempre meglio che nutrire in esso fantasmi psicotici e lugubri spettri depressivi. E poi non si può comandare a ciò che succede in sogno, dove realtà e fantasia si mischiano. Nel sogno l'istanza morale (la coscienza) viene spesso trasfigurata in una «fatina» e la trasgressione viene simbolizzata con qualcosa, di cui ci si è appropriato indebitamente. Ci chiediamo che cosa ha mai combinato l'autore, caso mai l'onirico rimprovero fosse diretto proprio a lui. Bisognerà chiederlo alla sua aggiornata moglie... {Nicola Martella}

 

In sogno, sono stato invitato ad assistere come spettatore a un reality detto «il gioco delle pulci» ma questo passatempo, non era organizzato come quando ero bambino, che consisteva nel catturare le pedine avversarie saltando loro in groppa (anche solo in parte) e «mangiandole», ossia facendo saltare altrettante pedine colorate che schizzavano proprio come pulci vere…

     Grande è stata la mia sorpresa quando la gara si svolgeva sì, fra gruppi rivali, ma composti da questi animaletti… grattaroli (pulci vere) che all’ora convenuta, arrivavano a bordo di piccoli pulmini carrozzati come nei cartoon con forma di graziosi mini-topini che andavano e venivano facendo la spola dalla cantina fino ai margini del tavolato che fungeva da campo di gara.

     L’ardua tenzone s’esauriva, mano a mano che le pulci venivano «mangiate» dagli avversari e vinceva il campionato chi rimaneva in gara con un maggior numero di pedine, alla fine dei due tempi programmati.

     Oggi — m’hanno detto sempre in sogno — faremo uno spettacolo a gruppi ma in forma più moderna! Infatti, c’erano pulci che facevano salti d’alta acrobazia come al circo e come atlete vere; altre pulci, addestratissime, facevano salti in lungo e in alto da campioni; lo ha confermato lo stesso presentatore che stava mostrando i più bravi e buoni.

 

°*°*°*°*

 

Questo è tutto quanto succedeva fino alla mezzanotte in punto quando, improvvisamente, arrivava la solita fatina di turno con in mano, le prove inconfutabili di ciò che stava per dire e cioè che aveva trovate — già un poco rosicchiate — grosse fette di formaggio e di prosciutto.

     Costei, arrabbiatissima, gridava: «C’è un ladro in mezzo a noi. Sono spiacente, ma devo interrompere immediatamente il gioco! Andatevene tutti fuori da questa cantina!».

 

°*°*°*°*

 

La gazzarra che è successa ha svegliato anche me di soprassalto sul più bello dell’incontro. Il regolamento però parlava chiaro: il gioco della pulce, deve rimanere solo e sempre un gioco da bambini dove una pedina, una vera pedina, sarà sempre pronta a mangiarsi una pedina avversaria ma non si deve rubare il formaggio né il prosciutto che fanno parte dei premi da distribuire alla fine della gara, ai vincitori.

     «Come era il gioco inizialmente?» — chiedeva la fatina prima di svegliarmi — «Abbiamo dimenticato che il mondo dei topini e delle pulci vere, è rimasto il solito, invariato anche nei vostri sogni? Le pulci continueranno a essere “coltivate” e coccolate dal pelo e dalla pelle dei gatti. Le pedine invece continueranno a essere vendute per divertire i bambini buoni e ubbidienti ai propri genitori. Fate i bravi e vedrete! Ciao a tutti…!».

 

{adattamento da un racconto di minop; © Punto°A°Croce 2007}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-Pulci_gioco_Oc.htm

10-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010

 

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