Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Uniti nella verità

 

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Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.
 Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.
 
Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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COLPI DI SONNO

 

Introduzione

     Fra i miei lontani ricordi di giovinetto ce ne sono alcuni che paiono episodi a soggetto. Tra questi ce ne sono due, vissuti dai protagonisti con tutta calma e serenità a giudicare dal loro aspetto rilassato durante l’episodio comune a entrambi, che si verificava saltuariamente durante le prediche serali nella comunità, quelle dopocena al termine d’afose giornate estive. Si tratta di due sonnolenze simili, ma non uguali.

     Nonostante tutta la buona volontà e il desiderio di stare ben sveglio e attento alle parole del predicatore, si verificavano sonnolenze improvvise col bisogno irrefrenabile di chiudere gli occhi istintivamente per qualche secondo, et voilà… il «colpo» (di sonno) era cosa fatta! Purtroppo, la conoscenza dell’argomento in conferenza favoriva il fenomeno e altri fattori avversi completavano il quadro: la persona s’assopiva, entrando nella fase REM (quella più profonda e insensibile ai rumori ambientali).

     C’è da notare che Il fratello vittima del colpo di sonno, avrebbe saputo individuare e commentare alla perfezione l’argomento non appena avesse udito il primo versetto del brano in programma o le sue coordinate bibliche, tutti motivi che favorivano il calare dell’attenzione, necessaria per voler stare svegli…

 

Il primo caso

     Il nostro protagonista era uno dei fratelli anziani di cotanta conoscenza biblica, tra l’altro simpaticissimo e cordiale (per i giovanissimi, un pochino burbero). Egli riusciva a stare desto e arzillo all’incirca fino a metà del primo inno; e, durante la preghiera introduttiva, il suo pensiero doveva essere già arrivato nell’alto dei cieli perché stava concretizzando, tranquillo e sereno, i parametri e la messa a punto del suo russare col suo caratteristico vibrare armonioso e sussultante, e con variazioni ritmiche naturali che avevano — allora per noi giovani — un fascino e un procedere moderno e meraviglioso.

     Verso la metà della predica, a volte si verificava un breve risveglio, forse per effettuare un controllo dei tempi ritmici, o forse il nostro fratello stava anche facendosi coraggio in sogno con un virtuale stuzzichino, accompagnato da un goccetto di qualcosa di corroborante.

     Pochi istanti prima della fine della predicazione, forse captando inconsciamente le inflessioni recitative dell’oratore che stava per introdurre la parte finale del discorso o, notando il diminuire del suo tono vocale, questo simpatico fratello si svegliava d’un buonumore perfetto, guardandosi attorno con fare un poco stupìto (come uno appena arrivato sul posto) e facendo persino un cenno di saluto con chi avesse casualmente incrociato lo sguardo con il suo, ipotizzando una sua breve lontananza dalla chiesa (…ed il suo rientro).

     Costui, molto educatamente tornava a salutare in quel suo modo affabile come sempre, non ricordandosi che — il saluto — lo aveva appena fatto… una mezz’oretta prima. Era il massimo della cordialità…!

 

Il secondo caso

     Siamo ora seduti in fondo alla sala di culto, quasi al termine delle file di sedie assieme a non molti credenti, presenti stasera in una chiesa consorella, fondata qualche decennio più tardi della nostra e quindi più evoluta nella preparazione biblica dei suoi componenti, anche più consona ai canoni ortodossi della struttura architettonica, edificata apposta come sede religiosa d’una comunità evangelica.

     Questa era composta da non molti membri adulti e da un gruppetto di giovani, tutti educati ai primordi della formazione religiosa di quel tempo. La comunità, richiamava e invitava a volte, in occasione di studi biblici, anche i confratelli d’alcune chiese protestanti cittadine, compresa la nostra.

     Qui però, tutto era più voluminoso; l’ambiente era di stile ecclesiastico dotato di tutto il tradizionale arredamento, pur semplificato all’essenziale solennità di tipo evangelico. I partecipanti alle riunioni eravamo non molti.

     Sulla destra della sala, entrando, ben evidente si leggeva il titolo della riunione che si sarebbe svolta da lì a poco: quella sera era stato fissato lo studio biblico e l’argomento sarebbe stato sviluppato da chi avesse presieduto l’incontro fraterno.

     Davanti a me — una fila più avanti e due posti spostati verso destra — era sistemata una delle colonne di sostegno della costruzione. In questo posto a sedere, visibile neppure per metà dal pulpito, un poco defilato dietro la sagoma della colonna, la poltroncina era quasi sempre occupata da un fratello molto conosciuto, buon parlatore e studioso della Bibbia (ma questa volta sarebbe stato presente nella veste d’ascoltatore anche un pochino in ritardo sull’orario d’inizio dello studio). L’età era da pensionato.

     Dopo il secondo inno, anche questo fratello s’era già appisolato senza più muoversi dalla posizione assunta sulla poltroncina, dormendosela tranquillo e sereno e russando in modo discreto, appena percettibile.

     Trascorsa una buona mezz’oretta, la predica volgeva al termine e finiva con un piccolo applauso come era abitudine di quella assemblea. Un piccolissimo movimento rivelava il risveglio del fratello che, come ho fatto cenno, era un evangelico molto preparato.

     Neanche a farlo apposta il risveglio avveniva proprio nel momento in cui il moderatore dava la parola agli ascoltatori presenti in sala che avessero voluto aggiungere qualche annotazione pertinente sull’argomento della serata (il cui titolo, come ho già fatto cenno, era stato trascritto sull’apposito leggìo).

     Questo fratello, risvegliato bruscamente e non avendo ancora recuperato la perfetta nozione dei tempi tecnici (forse credendosi uno degli ultimi a poter prendere la parola), s’alzava immediatamente per partecipare al dibattito rispondendo positivamente all’invito del moderatore.

     In una manciata di minuti costui fece un commento perfettamente legato a quello del moderatore, meravigliosamente riassuntivo ed esplicativo come non mai, del tutto pertinente con l’argomento trattato nella predica della serata.

     Evidentemente a questo fratello è bastato dare un occhiata al cartellone con le coordinate della predicazione per ricordarsi il titolo del paragrafo trattato e completare tutto l’argomento.

     Fuor di dubbio egli poteva meritarsi la lode perché aveva sviscerato l’argomento con molta precisione e perfetta spiritualità, addirittura facendosi applaudire con un entusiasmo fraterno sincero e produttivo.

     Il tutto era avvenuto ascoltando qualche minuto di predica, sonnecchiando e russando per tutto il resto del tempo! Il Signore Dio Onnipotente evidentemente gli avrà voluto concedere, durante i momenti di sonnolenza, d’elaborare quanto è riuscito poi, con apparente facilità, a trasmettere ai fratelli e alle sorelle presenti quella sera con la chiesa!

 

{adattamento da un testo di minop; © Punto°A°Croce 2007}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-Colpi_sonno_UnV.htm

A14-06-2007; ggiornamento: 25-06-2010

 

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