Premesse: Questo episodio è conosciuto in diverse modi e
maniere, ad esempio con il pastore e il tassista. La versione corrente è
alquanto originale, poiché coinvolge due piloti d’aereo. Questo breve racconto
mostra che, di là dalle nostre analisi della realtà, delle persone e dei fatti
correnti, ne esiste una celeste che può risultare alquanto… imprevedibile.
{Nicola Martella} |
In una stessa chiesa locale c’erano due cristiani che erano ambedue avieri. Il primo pilota è un tipo molto laborioso,
spericolato e imprevedibile. Ha poche parole e molte idee.
Il secondo pilota invece è un funzionario
molto all’antica, estremamente prudente. È educato e scrupoloso. È tutto
casa, famiglia e chiesa, dove predica abitualmente e anche molto bene. Si
avverte che lo Spirito del Signore è in lui!
Un malaugurato giorno, però, in un terribile
incidente aereo, ambedue perdono la vita. Alla risurrezione si presentano
dinanzi al tribunale celeste per ricevere il premio. Il primo pilota,
che non si aspetta certamente una tale accoglienza, riceve molti
complimenti e un premio molto cospicuo. Il secondo pilota invece, con sua somma
sorpresa, riceve un premio di secondo ordine, nonostante i suoi reclami e la
insistente esposizione delle sue referenze. «Quando guidavi tu», gli replica giudice
incaricato, «i tuoi passeggeri non pensavano ad altro che a divertirsi,
mentre quando pilotava il tuo collega... stavano tutti a pregare!».
{adattamento da un racconto di minop;
© Punto°A°Croce 2006}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/R-Aviatori_R56.htm
11-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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