Due tizzoni,
strappati dal fuoco,
scagliati perché non bruciassero;
se rimangono insieme
accendono un fuoco più grande.
Una voce smarrita,
se accolta dall’altro,
ritorna a sé come suono che placa.
Continua la voce senza stancarsi
e così un lamento
può finire per sciogliersi in canto.
Due soli,
ma uno di fronte all’altro,
come specchio per l’altro.
Così mille immagini rimbalzano
e volano lontano.
Uno più uno non solo fa due;
Uno più uno a volte fa uno.
Altre volte, infinito.