Premesse: Che tristezza quando gli uomini si rivolgono a una delle
tante creature, meritevoli o meno, per farne un oggetto di speranza! Venerare o
adorare la creatura al posto del Creatore, sebbene possa sembrare indice di una
grande religiosità, rappresenta — biblicamente parlando — una grande
degradazione spirituale. Altra cosa è quando si fa dell’Altissimo l’oggetto
delle proprie legittime attenzioni e nella comunione intima con Lui gli si apre
le stanze più segrete del proprio animo… in attesa che Egli parli.
{Nicola Martella} |
A te, mio Signore,
l’unica mia speranza,
l’unica mia certezza,
un cantico di lode voglio darti
e una dolce melodia innalzarti.
È il mio amore!
Ascolta il mio cuore,
ascolta la mia supplica,
esaudisci la mia preghiera
qui alla tua dolce presenza,
nel silenzio con la tua Parola
e nella calma del tuo amore.
Parlami con un dolce sussurro,
la tua voce soave fammi udire.
{adattamento da una poesia di
Maria Grazia Torre;
© Punto°A°Croce 2006}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Signore_ascolta_Lv.htm
10-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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