Iniziò lento il mal, subdolo, «delicato»,
progressivamente poi è continuato:
tutto rallenta or, sebbene a momenti,
e mi rendon stanco pochi movimenti.
Di precario l’equilibrio io faccio sfoggio,
ma ho un bastone per punto d’appoggio;
son come Newton che studiò il mondo,
per verificare se il globo è tutto tondo!
Mani ferme, cuore saldo, baldanzoso,
guardo avanti con animo speranzoso:
nulla trema in me, nemmeno la parola,
sebbene infermo, la fede sa e s’invola!
E ben salda ancora è l’intera mente,
grazie a Dio, speriamo lungamente.
Che di Gesù il verbo ricordi il cor mio:
«A prendervi con me, presto verrò io!».