Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

Motti di spirito

 

Poesie

 

 

 

 

Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ME LA RIDO E NE HO MOTIVO

 

di Nicola Martella

 

Premesse: La vita cristiana nella maggior parte del mondo è connessa a pericoli, angherie, osteggiamenti, persecuzioni e quant’altro. Chiaramente vogliamo essere di testimonianza a tutti e portare a ravvedimento quanti sono sulla via della salvezza. Nonostante ciò, siamo circondati da persone che ostacolano la verità biblica e sono militanti contro l’Evangelo. Al momento sembrano vincere e trionfare loro. Esistono anche potenze del male, sia spirituali, sia umane, che portano avanti una accanita guerra contro Cristo e contro i «figli della luce». Esse non vogliono che il Messia-Re regni nella storia.

    Per non scadere in un finto umanesimo tinto di cristianesimo, dobbiamo ricordare che non viviamo in un mondo neutrale, ma esiste una battaglia fra il bene e il male, fra Cristo e Beliar, fra luce e tenebre. Il diavolo usa anche «cattivi maestri» per la sua letale «missione»: qui gnostici ed esoteristi, lì agnostici e atei; qui sotto la fattispecie di santoni e guru, lì usando tesi materialistiche spacciate per scienza.

    Nel seguente testo la «luce della fine», quando Cristo trionferà su tutti i suoi nemici, illumina già ora, come una specie di caparra, il cammino e il servizio del cristiano fedele, che spesso si trova a essere deriso, angariato e contrastato. Ciò può sembrare eccessivo a chi è abituato a un Evangelo a poco prezzo e a una tollerante «verità» annunciata in salotti comodi; essi non pensano che nel mondo la grande eccezione sono loro, a cui essere cristiani costa relativamente poco. Il cristiano biblico può associarsi, fin da ora, a tale vittoria finale di Cristo; per questo può ridere di un sorriso di risurrezione e di trionfo insieme al suo Signore. Non è un ridere sulle persone in sé (vorremmo che entrassero nella libertà dei figli di Dio!), ma un sorriso di trionfo «in Cristo», pensando all’eredità gloriosa in Gesù, al mondo che passa e all’alba del mondo nuovo.

    L’espressione usata «me la rido» è usata qui come contenente stupore e meraviglia di una gioia non dipendente dal credente e non prodotta da lui stesso, poiché guarda a ciò che produce Cristo e al risultato della sua signoria nel mondo, conformemente alle sue promesse.

 

Me la rido, pensando alla beata risurrezione,

alla meravigliosa salvezza eterna per grazia

e al privilegio d’incontrare personalmente Gesù.

     Me la rido, pensando all’eredità futura

e al premio, che Dio darà a servi fedeli.

     Me la rido, pensando alla faccia di atei e agnostici,

quando scopriranno che non tutto è finito,

che Dio non è morto, no neppure un po’,

e che non c’è l’interruttore per l’oblio eterno.

     Me la rido, pensando ai grandi di questo mondo,

quando scopriranno d’essere eterni meschini,

che il Signore rimane il Dio della storia

e che il suo piano si compie nonostante tutto.

     Me la rido, pensando alla faccia dei cattivi maestri

(oggi danno per vero ciò che la mente suggerisce,

visioni carnali e false dottrine attribuite a Dio),

quando verranno svergognati dinanzi alle miriadi

e udranno: «Operatori d’iniquità, mai vi conobbi!».

     Me la rido, pensando a questo mondo che passa,

alle mode, ai trend, alle tradizioni e alle convenzioni,

ombre d’un giorno vecchio dinanzi alla luce nuova.

     Me la rido, sapendo che la chiamata è sicura,

il mandato è certo e la meta irremovibile.

     Me la rido, sapendo che ho tanti compagni di via,

che la fonte di gioia e speranza è inesauribile

e che ho, già oggi, la caparra del mondo che viene.

     Me la rido, sapendo che Gesù è sul trono del Padre,

quale mio avvocato celeste e vindice dei suoi santi,

ed è garante che le sue promesse si adempiano.

     Me la rido, sì me la rido, e proseguo il cammino!

 

Ho di che ridere, pensando dalla fine {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Me_la_rido_Mds.htm

05-04-2010; Aggiornamento: 08-04-2010

 

Punto°A°Croce

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce