Premesse: L'invidia è un antico male. Era presente già appena fuori
dell'Eden, quando Caino —
divenuto invidioso della benedizione del fratello Abele —
si fece montare l'ira fino punto che risolse ciò che riteneva impedimento alla
sua realizzazione mediante il fratricidio. L'invidia s'insinua anche negli animi
più sensibili e nobili, rendendoli improvvisamente furiosi. Non è un caso che la
Bibbia affronti spesso questo problema. L'invidioso vede nel bene dell'altro
l'impedimento al proprio appagamento. Qui di seguito, l'autrice mette a fuoco
alcuni aspetti del problema, riferendosi specialmente a
Matteo 27,18.
{Nicola Martella} |
L’invidia
in tutti i tempi
agì nei cuori
degli scontenti.
In quelli che
ambiscono chissà
quale chimera,
quale onorabilità
ed essendo sol
di fumo gonfi
cercan avidi
umani trionfi
e bruciano
di rabbia dentro
se qualcuno è buono,
se opra portento
e vorrebbero il ben
in mal convertire,
non comprendon che
il ben non può morire!
{Angiolina Giusti Montaldo, Briciole che nutrono (Regina Margherita
1974), p. 80;
©
Punto°A°Croce 2007}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Invidia_perenne_Esc.htm
25-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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