Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Radici 3-4

 

Poesie

 

 

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca nazionale e l’Epoca Assira.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca nazionale («Libri storici e profetici I»: dalla conquista all’esilio):
■ I Libri Storici in generale
■ L’epoca Premonarchica
■ Giosuè
■ Giudici
■ Rut
■ L’epoca Monarchica
■ Samuele
■ Re
■ Cronache
■ I Libri Profetici in generale.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca assira («Libri storici e profetici II»):
■ L’epoca assira in generale
■ Abdia
■ Gioele
■ Giona
■ Osea
■ Amos
■ Isaia
■ Michea
■ Nahum.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL DIRE E IL FARE: UN CONNUBIO RISCHIOSO

 

Premesse: Ben recita il proverbio: «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare», ossia un’indistinta distanza spesso insuperabile oppure solo con gran fatica. Avere una pronta favella a disposizione è quindi un certo rischio. A lunga andare si perde di credibilità. E quando si fanno nuovi proclami su eteree visioni o si «spara» qualcosa, se il coro mentale degli astanti fosse amplificato, si ascolterebbe qualcosa come: «Sì, sì, come al solito». Solo i saggi sanno creare ponti su ambedue le sponde, ma soprattutto sanno esercitare il controllo delle labbra. {Nicola Martella}

 

 L’uomo parla, se gli tocca, perché ha la lingua ’n bocca.

Se nonché fra ’l dire il fare c’è di mezzo sempre il mare;

è così che ci sa fare chi ha memoria e sa nuotare!

 

Lingua e mente son vicine più di quanto le manine.

C’era un duce fiero che faceva il condottiero,

che gridava verbi scaltri, ma mandava sempre gli altri!

 

Paolo apostol, che faceva anche lui come poteva,

«Vorrei fare il ben», diceva; ma non riuscì, colpa d’Eva!

È difficile, è un bel dire, accordare «dire» e «agire»!

 

Per non far contraddizione, attenzione alla versione.

Così invece fece Pietro per davanti, e poi, di dietro.

Non sul dir è pronto il laccio, ma piuttosto in ciò che faccio!

 

{adattamento da una poesia di minop; © Punto°A°Croce 2006}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Dire_fare_R34.htm

10-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010

 

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