Premesse: Un po' di considerazione
ha lo stesso effetto dell'olio nell'ingranaggio: tutto cammina meglio. A
volte la si richiede, altre volte la si esige, o la si mendica, o si fa il
«martire» per guadagnarsela, oppure l'eroe. Ciò vale sia nel matrimonio, sia nel
gruppo di appartenenza, sia nell'ambiente in cui si vive. Alcuni sono così
abituati a non essere considerati, che forse non si considerano neppure più da
se stessi. {Nicola Martella} |
Io T’ho amata tanto: non so quanto né da quando!
Ti ho amata a modo mio: lo sa Iddio, lo sa Iddio!
La tua fede era la mia: qual migliore garanzia?
È per questo che il Buon Dio salvaguardi l’amor mio!
Altre brame non ho messe né confermo l’interesse!
Forse è neo molto grosso, quasi a far da paradosso,
il richiamo del tuo sesso? Non nascondo è proprio desso!
T’ho guardata qual sorella, ma eri molto molto bella!
Son passati tanti anni; qui n’abbiam lavati panni!
Problemi a non finire e quanti ancor dovranno venire!
Se ti è per consolare, non sei sola a diffidare!
Almen pare dentro il cuore la bellezza del mio amore?
Si sa che chi è dotato, è da altrui sempre attorniato:
egli o è bello, o ha il manto, o è colto, o è santo!
Ma per me comun mortale, questa qui è la mia morale:
il mio «io» è già abituato a non esser coltivato!
{adattamento da una poesia di minop; © Punto°A°Croce 2006}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Considerazione_Ori.htm
10-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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