Premesse: Ci sono molte cose che possono legare due persone, alcune
positive e altre negative: l’interesse, la complicità, la noia comune,
l’associazione a delinquere, la passione erotica, un hobby, un passatempo, un
ideale politico o religioso eccetera. A un vero amico, però, si è legati
come al riverbero dell’immagine nello specchio. Con lui ci si identifica come
fosse un «sé medesimo» proiettato in un altro io. È un’affinità elettiva, a cui
è difficile trovare una vera causa razionale, se non nel fatto di essere
semplicemente amici.
{Nicola Martella} |
Ti dono un fiore
per mostrarti il mio amore.
Ti do il mio cuore su di un piatto d’argento,
perché tu conosca le mie gioie e il mio lamento.
Ti dono tutto me stesso,
perché umiltà e semplicità profumino d’incenso.
Come è bella l’amicizia,
se priva di malizia;
al male, che potrei fare,
io decido di rinunciare.
Lui è il mio amico
e, se lo contesti, ti contraddico;
lui è lo specchio mio:
è un me, un altro io!
{adattamento da una poesia di Francesco
Doniacovo; © Punto°A°Croce 2006}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Ars/P-Amico_R12.htm
10-05-2007; Aggiornamento: 25-06-2010
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